In questa pagina è possibile trovare la mail ricevuta da Fulvio Grimaldi, dopo aver visionato le foto sul debutto dello spettacolo Erik

RIFLESSIONI SULLE FOTO DEL DEBUTTO
FULVIO GRIMALDI



20 dicembre 2020

Gentile Tommaso,
non sono un grande intenditore. Faccio il giornalista di strada e di guerra. Credo che oggi l’impegno assoluto ed escludente debba essere la lotta contro la congiura di un gruppo di criminali contro l’umanità. Siamo davvero pochi quelli impegnati nel contrasto alla vulgata sociocida che tende a distruggere il mondo come lo conosciamo e come lo vogliamo. So che l’arte può servire a questo scopo. Anzi, deve, come tutte le altre attività. Altrimenti è fuga.
Belle le foto e le persone.
Cordialmente,
Fulvio



Fulvio Grimaldi (classe 1934) è un giornalista. Nell’arco dei suoi quarant’anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, Abc, Lotta continua) e, dal 1986, alla RAI, soprattutto come inviato di guerra. Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la Tv di Stato ed è passato al quotidiano Liberazione, dove ha gestito una rubrica chiamata "Mondocane" (che in seguito sarà il titolo di un suo libro), fino al 2003. Ha poi lavorato all'autoproduzione di video-documentari su crisi globali e guerre, occupandosi di politica internazionale. Inoltre è stato l'unico testimone italiano della strage di Derry del 1972 (“Bloody Sunday”), che ebbe modo di documentare ampiamente. Si è occupato parecchio della ex-Jugoslavia, rimproverando una visione unilaterale da parte dell'informazione ufficiale, da lui ritenuta antiserba e filocroata. Si è anche occupato di ambiente: degni di nota i suoi servizi su Rai 3 - anche per la trasmissione Meteo3 (condotta in alternanza con Liliano Frattini), in cui appariva accompagnato dal suo onnipresente cane, un bassotto di nome Nando (vedi foto in basso).  È da ricordare anche una sua partecipazione come attore cinematografico, in un cameo nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, del 1970 (regia di Elio Petri, con un sempre ammirevole Gian Maria Volonté), in cui Fulvio Grimaldi interpretava il ruolo di Patané, un giornalista del quotidiano Paese Sera. È apparso poi due anni dopo anche nel film di Paolo Cavara Los amigos.